Arno

Arno				10 IV 1971

Arno, bell'Arno: tu scorri
fra l'alte rive fiorentine;
conosci i dolori che ti confida
a tarda notte un ubriaco solo,
sai le speranze, le gioie
d'una coppia d'amanti
che parlano a te di sé stessi.
E tu, vecchio, col tuo mormorio
a loro rispondi e porti parole
di mille altre bocche,
di mille altri cuori.
Anch'io ti confido una pena,
di poche parole d'amore,
mentre solo t'osservo
e vola il pensiero al tuo mare,
ad altre rive altri ponti
dove c'è, come me, chi t'aspetta.
Raccontale, Arno, di me,
della mia solitudine amara
che in questo giorno mi prende;
raccontale le mie speranze,
i miei sogni con lei
e dille che è breve il tempo che resta
di stare lontani.
Narrale della mia vita
passata,
perché quella futura
sia sempre più bella.
Tu, padre, conosce il mio amore:
scrivi per me sotto i ponti di Pisa
due sole parole: TI AMO. 

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